Siete curiosi di sapere chi è Martina? È un animale scaltrissimo che abita la magica foresta del Cansiglio!
Martina è una faina (nome scientifico Martes foina), un mammifero appartenente alla famiglia dei Mustelidi, di cui fanno parte, tra gli altri, anche la martora, la donnola, il tasso e la lontra.
Questo animale, diffuso in gran parte d’Europa dalla pianura fino ai 2000 metri di altezza, predilige le zone rocciose e boscose, ricche di ripari, cavità e anfratti, ed evita gli ampi spazi aperti, dove potrebbe diventare facile preda per lupi, volpi e aquile.
La faina ha un corpo snello e affusolato di media grandezza che le permette di arrampicarsi con grande agilità e di muoversi in maniera sinuosa come una vera contorsionista.
Lunga circa 45-50 cm, pesa in media 2 kg circa, ha zampe corte e scure, orecchie arrotondate e una coda soffice e pelosa che può raggiungere anche i 25 cm.
La livrea invernale di questo mustelide è castana con sfumature grigiastre; d’estate, invece, la sua pelliccia si tinge di una colorazione bruno-rossiccia.
Il tratto distintivo della faina? La sua caratteristica pettorina, una macchia bianca che si estende dalla gola verso le zampe anteriori.
Tendenzialmente solitaria, Martina vive insieme ad altri esseri della sua specie solo durante la stagione degli amori, nel periodo estivo.
La sua gestazione dura otto mesi circa, al termine dei quali può dare alla luce da uno fino a quattro cuccioli. Perché la gravidanza è così lunga? Perché lo sviluppo degli embrioni viene ritardato a febbraio, in modo tale che i piccoli nascano a primavera, quando le condizioni climatiche sono più miti e favorevoli alla crescita dei cuccioli.
Animale dalle abitudini prevalentemente notturne, esce fuori al crepuscolo per andare a caccia e durante il giorno si nasconde e rimane al sicuro nella sua tana. Martina è tendenzialmente carnivora e, pur nutrendosi anche di miele, frutti, bacche e uova, la carne è l’elemento principale della sua dieta. Piccoli animali come roditori, galline, uccelli e conigli sono il suo cibo preferito.
Grande predatrice, cacciatrice instancabile e veloce, la faina ha dei molari tubercolati che gli consentono di attaccare le prede al collo, una parte del corpo vulnerabile e facile da colpire. Mascella e mandibola si aprono ad angolo retto, permettendogli di mordere animali anche di notevoli dimensioni. Quando entra all’interno di pollai, conigliere o allevamenti avicoli, uccide un numero molto maggiore di prede rispetto al suo fabbisogno immediato di cibo: tale comportamento predatorio, definito “surplus killing”, è all’origine dell’errata credenza popolare secondo cui la faina si nutrirebbe del sangue delle sue vittime. Il suo nome scientifico Martes, che deriverebbe dal latino Martius, aggettivo relativo a Marte, dio della guerra, simboleggerebbe proprio l’animo bellicoso, combattivo e feroce della faina.
Sulle orme dell'animale protagonista del mese di luglio, il nostro Toio, "il nonno degli animali", ci porta con sè sotto i rami di uno dei più antichi faggi della magica foresta del Cansiglio e nel suggestivo villaggio Cimbro Le Rotte.
La nostra guida d'eccezione, però, non è da sola, ma è accompagnata da una creatura leggendaria, silenziosa e invisibile, un folletto piccolo e solitario con un cappello rosso. Siete riusciti a riconoscerlo?
Riprese: WABi; alcuni dei contenuti multimediali presenti nel video sono tratti dal web e i diritti sono dei relativi proprietari.
Montaggio: WABi.
Fonti:
www.sibilliniweb.it/citta/faina-martes-foina-monti-sibillini/
www.comunesangiovanniincarico.fr.it/per-i-visitatori/fauna/faina/
doxaliber.it/faine-le-loro-caratteristiche-principali/
www.amoreaquattrozampe.it/altri-animali/faina-caratteristiche-habitat-alimentazione/66181/
www.euganeamente.it/la-faina/
www.summagallicana.it/lessico/f/faina.htm