Siete curiosi di sapere chi è Anacleto? È un animale saggissimo che abita la magica foresta del Cansiglio!
Anacleto è un gufo comune (nome scientifico Asio Otus), un rapace notturno della famiglia degli Strigidi e dell’ordine degli Strigiformi, a cui appartengono anche i barbagianni, gli allocchi e le civette.
Grazie alla sua capacità di adattarsi a vari climi e contesti, questo animale è una specie ad ampia distribuzione ed è diffuso in tutta Europa e anche in alcune zone dell’Asia e del Nord America.
Predilige vivere in particolare nei boschi e nelle foreste di conifere, luoghi in cui la vegetazione vasta e fitta gli garantisce rifugio e protezione. Per cacciare, invece, il rapace cerca aree spoglie, spazi vasti in cui l’ampia panoramica gli permette di individuare più facilmente le sue prede.
A differenza del gufo reale, il più grande e maestoso rapace notturno d’Europa, il cui nome scientifico Bubo Bubo, coniato durante il Medioevo, è una resa onomatopeica del suono tipico di questo uccello, il gufo comune ha una corporatura di taglia media.
La lunghezza del suo corpo si aggira intorno ai 35 cm e la sua apertura alare va dagli 80 ai 100 cm (pensate che quella del gufo reale arriva a quasi 2 metri).
Come tutti i rapaci notturni, Anacleto ha gli occhi in posizione frontale: di colore giallo-arancio e circondati da due cerchi scuri, sono fissi e non riescono a compiere un movimento di rotazione. Per supplire al campo visivo ridotto e alla relativa immobilità degli occhi, il gufo, grazie a un elaborato sistema meccanico e pneumatico, frutto di diversi adattamenti delle ossa e della rete vascolare, è in grado di ruotare la testa in ogni direzione con un movimento di oltre 270 gradi.
Dotato di una vista molto acuta nel buio e di un udito finissimo, questo uccello ha orecchie asimmetriche con dei ciuffi sopra: ognuna può rilevare frequenze diverse e permettergli così di individuare più facilmente la posizione della sua preda.
Temibile e silenzioso cacciatore, durante il giorno dorme e al calar del sole esce alla ricerca delle sue vittime. Una volta individuata, plana silenziosamente sulla preda, la afferra con gli artigli, la stordisce con il suo becco adunco e affilato e la ingoia per intero.
Il gufo si trova al vertice della catena alimentare e il suo ruolo è essenziale per mantenere il numero della popolazione di roditori sotto controllo. Principalmente carnivoro, si nutre di insetti, serpenti, topi e altri uccelli e gli esemplari più grandi, grazie all’incredibile strette dei loro artigli, cacciano addirittura le volpi e le lepri. I peli e tutte le parti indigeste vengono rigurgitate sotto forma di piccole palle dette “borra”.
Giallo ocra, castano chiaro, nero, fulvo-marroncino...il suo corpo è ricoperto di piume dalle varie sfumature, tonalità che gli consentono di camuffarsi e mimetizzarsi perfettamente nell’incavo degli alberi.
Grazie a un’anatomia del piumaggio unica nel mondo animale, il gufo vola senza far rumore e riesce a piombare sulle prede cogliendole di sorpresa. Il segreto del volo del gufo deriva sia dal piumaggio, particolarmente soffice e che ricopre quasi ogni parte del corpo tranne il becco e gli artigli, sia dalle penne delle ali, molto morbide e flessibili negli strigiformi.
Anacleto non costruisce la sua tana, ma utilizza come sua dimora nidi o cavità degli alberi create da altri animali.
I gufi sono monogami e sia il maschio che la femmina prendono parte attiva nell’accudimento e nell’alimentazione della prole. Quando c’è cibo a sufficienza, questo uccello può arrivare a fare fino a due covate all’anno.
Simbolo di grande saggezza, figlia della notte, creatura magica e ancestrale, il gufo è associato a simbologie del tutto opposte fra di loro: se nel Medioevo questo animale era sinonimo di sventura (da qui l'origine del termine "gufare", ovvero portare sfortuna) e veniva associato alla stregoneria, nelle leggende dei popoli del Nord Europa, invece, era considerato un vero portafortuna.
Nella tradizione degli Indiani d'America, questo rapace, portatore di sapienza e patrimonio di conoscenza, protegge gli uomini durante la notte ed è il messaggero dal mondo dei defunti.
Se alziamo gli occhi al cielo possiamo riconoscere le sue sembianze nella "Nebulosa Gufo", che fa parte della costellazione dell'Orsa Maggiore; se, invece, li abbassiamo sulle pagine dei libri di Harry Potter, scopriamo che questi rapaci sono i compagni di maghi e streghe di successo e i postini della scuola di magia di Hogwarts.
E, infine, come dimenticare il gufo Anacleto, il fedele e permaloso compagno del mago Merlino nel cartone animato "La spada nella roccia"!
Uh...uh...uh...seguiamo il verso dell’animale di ottobre che ci conduce nel cuore della magica Foresta del Cansiglio, che si è tinta per l'occasione di giallo, arancio, rosso, verde e marrone.
Insieme a Toio arriviamo anche in cima al monte Pizzoc, un’area di grande interesse dove, grazie al programma di ricerca coordinato dall’ISPRA e dal MUSE, è possibile monitorare la migrazione autunnale degli uccelli e osservare il variare degli andamenti delle specie europee.
Pronti per volare?
Si ringrazia per la gentile collaborazione il dott. for. Andrea Favretto e tutti i volontari della stazione di cattura sul Monte Pizzoc, che rientra nell'ambito del Progetto Alpi, coordinato dall'ISPRA e dal MUSE, per il monitoraggio degli uccelli migratori a scopo di di ricerca e di conservazione.
Riprese e foto: WABi; alcuni dei contenuti multimediali presenti nel video sono tratti dal web e i diritti sono dei relativi proprietari.
Montaggio: WABi.
Fonti:
Azzalini F., Biografia del bosco. Cansiglio, terra cimbra, in forma di poesia, Eurocrom 4, Villorba, 2012
www.tuttogreen.it/gufo/
www.repubblica.it/scienze/2020/09/29/news/attenti_al_gufo_l_animale_piu_silenzioso_del_mondo-300836133/
it.wikipedia.org/wiki/Asio_otus
www.mulinoisola.it/gufo.html
www.greenstyle.it/gufo-cosa-mangia-vive-varieta-252684.html
www.uccellidaproteggere.it/Le-specie/Gli-uccelli-in-Italia/Le-specie-protette/GUFO-COMUNE
animalivolanti.it/curiosita-studi-ambiente/il-segreto-del-silenzioso-volo-dei-gufi/